Esame a distanza con zoom e SEB? No grazie!

Un esame che dovevo fare richiedeva l'uso di zoom e SEB. Sono riuscito a rifiutare le modalità d'esame e farlo in presenza

Aggiornamenti 13/7/2021

Grazie a un’utente di @EticaDigitale mi sono stati fatti notare alcuni errori o imprecisioni relativi a SEB. Non ho modificato tutto l’articolo.

  • SEB non è uno spyware. Sostanzialmente è un browser che si avvia un modalità chiosco e che controlla come sta venendo utilizzato il computer. Non invia dati sull’utente e sull’utilizzo del computer(Privacy Statement).
  • La licenza del software è MPL 1.1 quindi è Software Libero.
  • Il software non gira nativamente su GNU/Linux, però può essere fatto girare in una macchina virtuale Windows smanettando un po’ con Virtualbox. Vedere la prima risposta di questo post su reddit scritto tra l’altro da un professore dello stesso dipartimento di informatica della mia università.

Premessa

Come ogni anno, in questo periodo gli studenti universitari sono alla prese con gli esami universitari; e fin qui nulla di particolarmente nuovo. Tuttavia a seguito delle misure restrittive dovute alla pandemia, alcuni esami a seconda del regolamento e/o a discrezione dei docenti si sostengono da remoto, con l’ausilio di software di videoconferenza e monitoraggio. Quella che segue è una piccola testimonianza personale che vorrei condividere con il maggior numero di persone possibile.

Introduzione

Durante lo scorso mese mi è capitato di dover sostenere un esame per cui era richiesto l’utilizzo di doppia sessione zoom(una per riprendere il volto dello studente e una per riprendere il profilo della sua faccia e lo schermo) e Safe Exam Browser (SEB), un software di proctoring piuttosto usato nelle università italiane. Le modalità d’esame di questo esame erano piuttosto problematiche per cui ho deciso di non accettare queste condizioni. Per chi non lo sapesse, zoom è una nota piattaforma di videoconferenze, e SEB è una piattaforma per impedire agli studenti di utilizzare liberamente il proprio computer.

Vi sono diverse ragioni per cui ho deciso di rifiutare le modalità d’esame:

  • Zoom è software proprietario.
  • Non sono riuscito a capire che licenza ha SEB sebbene i suoi sorgenti siano pubblici.
  • Zoom non è etico e rispettoso verso l’utente per motivi ad esempio legati alla privacy e alla censura.
  • SEB è disponibile solo per Windows e macOS, e quindi non può essere utilizzato sui PC con il sistema operativo GNU/Linux.
  • Posizionare correttamente lo smartphone per la sorveglianza laterale non è banale
  • Essere sorvegliati da due telecamere e da una macchina è fattore di ansia e stress.
  • La piattaforma usata per fare l’esame (un banale editor di testo ricco su moodle) è particolarmente scomoda per scrivere codice.

La vicenda

Scambio email Nota: tutti i dettagli presenti nelle email e nella vicenda sono stati modificati per evitare problemi a me ed ai professori. Il tono e il senso sono lasciati inalterati. La prima cosa che ho fatto in assoluto è quella di scrivere un’email al professore.

To: bianchi@di.unimi.it
From: Andrea Laisa <miaemailuniversitaria@studenti.unimi.it>
Subject: Esame pulizia computer lab 3/7/2021 - richiesta svolgimento esame in
 presenza
Date: Fri, 25 Jun 2021 22:04:48 +0200

Buongiorno profe

Vorrei chiederle se potesse organizzare l'esame di laboratorio anche in 
presenza.

I motivi è che:
     - Il fatto di sapere di essere osservato anche da un software mi 
stressa e mi mette sotto agitazione/ansia

     - zoom.us è software proprietario e non etico/rispettoso verso l'utente

     - L'esame richiede uso Safe Exam Browser che è uno spyware

     - SEB non è supportato da GNU/Linux (e quindi avrei la necessita di 
tirare su una VM windows...)

     - Non è facile posizionare correttamente lo smartphone

Ci sono dei buoni motivi per non organizzare l'esame in presenza? Se non 
è possibile farlo allora io credo che salterò l'esame fino alla prossima 
sessione in presenza.


Andrea

Con un po’ di vaffanculo sottinteso e condendo il tutto con un rituale paternalismo in seguito il professore ha risposto alla mia email:

Subject: Re: Esame pulizia computer lab 3/7/2021 - richiesta svolgimento esame in
 presenza
From: Bianchisso Bianchi <bianchi@di.unimi.it>
Date: Mon, 28 Jun 2021 17:21:37 +0200
Cc: Lustre Verde <lustre.verdi@unimi.it>,
To: Andrea Laisa <miaemailuniversitaria@studenti.unimi.it>

Buongiorno,

Legge in copia anche l'altro docente con il quale abbiamo riflettuto sulla sua richiesta.

Non vogliamo entrare nel merito delle sue affermazioni perché non è pertinente rispetto alla sua richiesta. Tuttavia, senza voler aprire un dibattito polemico, le chiedo: se in futuro uno studente mi dovesse dire che l’esame in presenza lo sottopone a stress e non gli permette di svolgere il compito in modo adeguato, noi cosa dovremmo fare? 
 
Ci teniamo a farle notare che ci stiamo muovendo secondo le disposizioni di ateneo. Queste ultime mirano a garantire le migliori condizioni di lavoro possibile per tutti, docenti e studenti coinvolti negli esami.

Gli esami di laboratorio sono i più complessi da riportare in presenza perché richiedono apparecchiature e ambienti dedicati, procedure di sanificazione delle apparecchiature, distanziamento che rende inutilizzabili parte delle macchine.

Spero comprenda la serietà delle motivazioni che hanno portato il nostro ateneo a posticipare gli esami in presenza per i laboratori. E abbiamo ragione di credere che la situazione non cambierà fino alla prossima sessione invernale (gennaio 2022).

In questo momento, la sua richiesta può essere accolta solo con un’eccezione al regolamento di ateneo. L’utilità dei regolamenti è adeguare tutti gli interessati  (gli iscritti all’appello di pclab in questo caso) a una modalità uniforme che possa favorire la gestione efficace della situazione. Cosa faremmo se le situazioni eccezionali fossero numerose e varie in ragione delle infinite posizioni personali che ciascuno può avere? Spero vorrà riflettere su questi aspetti.


Quanto alla sua richiesta, nella speranza che resti unica per evidenti ragioni organizzative, stiamo cercando una soluzione per assecondarla.

Le faremo sapere dove presentarsi il giorno dell’esame per lo svolgimento della prova e le modalità di lavoro che dovrà seguire.


A presto
BB

Sorpreso di vedere che la mia richiesta, pur con qualche rimostranza di carattere polemico, era stata soddisfatta, ho risposto all’email cercando anche di smorzare il tono:

Subject: Re: Esame pulizia computer lab 3/7/2021 - richiesta svolgimento esame in
 presenza
To: Bianchissimo Bianchi <bianchi@di.unimi.it>
Cc: Lustre Verde <lustre.verde@unimi.it>,
From: Andrea Laisa <miaemailuniversitaria@studenti.unimi.it>
Date: Mon, 28 Jun 2021 20:49:34 +0200

Buongiorno profe!

> Non vogliamo entrare nel merito delle sue affermazioni perché non è pertinente rispetto alla sua richiesta. Tuttavia, senza voler aprire un dibattito polemico, le chiedo: se in futuro uno studente mi dovesse dire che l’esame in presenza lo sottopone a stress e non gli permette di svolgere il compito in modo adeguato, noi cosa dovremmo fare?

Partiamo dall'ipotesi che questa casistica esista, in tal caso le opzioni sono tre:

- Acconsentire alla richiesta e consentirgli di svolgere l'esame da remoto, con le dovute misure

- Provare a consentire l'ufficio preposto (ufficio disabili/DSA?) per valutare possibili soluzioni per mitigare il problema

- Rifiutare la richiesta perché "lo studente deve abituarsi a esami in presenza"

- Rifiutare la richiesta perché non si è in grado di soddisfarla

Tuttavia faccio fatica a credere l'esistenza della casistica in quanto sicuramente lo studente in passato ha fatto verifiche/esami in presenza e ne farà altrettanti in futuro

> Ci teniamo a farle notare che ci stiamo muovendo secondo le disposizioni di ateneo. Queste ultime mirano a garantire le migliori condizioni di lavoro possibile per tutti, docenti e studenti coinvolti negli esami.

Va bene, anche se ho qualche dubbio sulle disposizioni dato che non ci sono riferimenti specifici agli esami di laboratorio, ma se gli assimiliamo ad esami scritti, allora vanno svolti in presenza.

Per disposizioni intendete questa https://www.unimi.it/sites/default/files/2021-03/DECRETO%20DIDATTICA%20Universit%C3%A0%20degli%20Studi%20di%20Milano_%203%20marzo%202021_0.pdf ? O quest’altra https://www.unimi.it/sites/default/files/2021-05/Linee%20guida%20per%20gli%20esami%20in%20presenza_Universit%C3%A0%20degli%20Studi%20di%20Milano_0.pdf ?

> Spero comprenda la serietà delle motivazioni che hanno portato il nostro ateneo a posticipare gli esami in presenza per i laboratori. E abbiamo ragione di credere che la situazione non cambierà fino alla prossima sessione invernale (gennaio 2022).


> In questo momento, la sua richiesta può essere accolta solo con un’eccezione al regolamento di ateneo. L’utilità dei regolamenti è adeguare tutti gli interessati  (gli iscritti all’appello di pclab in questo caso) a una modalità uniforme che possa favorire la gestione efficace della situazione. Cosa faremmo se le situazioni eccezionali fossero numerose e varie in ragione delle infinite posizioni personali che ciascuno può avere? Spero vorrà riflettere su questi aspetti.
>
>
> Quanto alla sua richiesta, nella speranza che resti unica per evidenti ragioni organizzative, stiamo cercando una soluzione per assecondarla.
Speriamo che la mia richiesta resti unica, anche se credo che ci siano tanti iscritti che vorrebbero fare l'esame in presenza (e persone che hanno accettato con disaccordo le modalità d'esame).
>   Le faremo sapere dove presentarsi il giorno dell’esame per lo svolgimento della prova e le modalità di lavoro che dovrà seguire.
Grazie, a presto!

Andrea Laisa 

Concludendo, il professore mi ha risposto indicandomi dove, quando e con chi avrei fatto l’esame e confermandomi che avrei fatto l’esame su carta. Non male come risposta, e sono soddisfatto delle modalità d’esame, di gran lunga migliori rispetto a quelle iniziali sebbene avrei preferito che avesse esteso l’esame su carta anche ai miei colleghi volenterosi.

Il giorno dell’esame

Foto del dipartimento di informatica dell’UNIMI Durante il giorno dell’esame è andato tutto bene e come previsto. In tutta tranquillità col treno e con i piedi sono arrivato un’ora prima per l’esame e ho atteso davanti al dipartimento. Ho passato un’ora davanti al cellulare a cazzeggiare e a leggere i messaggi, sono salito con l’ascensore al 10° piano, sono entrato nella sezione del piano a colpi di citofoni al professore sbagliato, ma fortunatamente uno studente mi ha fatto entrare. Mi sono recato presso l’ufficio del professore Verde dopo una breve ricerca e l’ho salutato. Dopo mi ha fatto accomodare in una stanza riunione per quattro persone e dopo pochi minuti mi ha fatto iniziare l’esame.

Durante l’esame ero da solo in tutta tranquillità in una stanza silenziosa con delle finestre aperte e ben illuminata dal sole. Il professore non era sempre presente e faceva avanti indietro tra il suo ufficio e la stanza dove stavo facendo l’esame, il che implica che dovevo attendere alcuni minuti per poter fare delle domande e interagire con il professore che tra l’altro era gentile, corretto e non mi faceva pesare la mia scelta.

L’esame richiedeva programmare (per pulire i computer ovviamente! 😃) per cui la comodità di scrittura di codice non era al top(ma farlo a distanza su un editor di testo ricco stile Libreoffice era addirittura peggio) e non avevo accesso alla documentazione del linguaggio di programmazione(disponibile invece a distanza, seppure lenta e a funzionamento altalenante). Ma tutto sommato i vantaggi superavano di gran lunga gli svantaggi.

Conclusione

Negoziare con i professori non è un’impresa impossibile. Ho scritto questo post perché voglio invogliarvi a non accettare unilateralmente le modalità d’esame a distanza imposte dal professore e a lottare per i vostri diritti, i vostri ideali e per la giustizia, nella speranza di esservi d’esempio e di essere emulato per una società migliore. Anche se il professore rifiuta la vostra richiesta di fare l’esame in modo sensato, con strumenti alternativi e/o in modo etico, avrete comunque reso testimonianza del problema.